Purtroppo è una nuova serie anche molto criticata. In pochi la comprendono o meglio in pochi comprendono i meccanismi profondi che ci si vuole comunicare nella maniera in cui è stata girata.
Rispetto a "Lost" è più "campata per aria", se su Lost i personaggi sembravano avere uno scopo realizzabile, quale tornare a casa, qui in "the leftovers" i personaggi sono smarriti, cercano una motivazione, una spiegazione alla scomparsa del 2% della popolazione, senza, almeno per ora, trovare un perché.
La narrazione avviene come sempre in un climax di sospiri, impeti e ponti sospesi nel vuoto. Il tutto arricchito da una precisa introspezione psicologica di ogni singolo personaggio e accordato magistralmente su dei pezzi come "november" di "max Richter" che non posso fare a meno di pubblicare.
Che dire.. Vedetelo se avete un minimo la mente contorta e se avete un minimo di profondità spirituale. Se aspettate una spiegazione, se avete bisogno di dare un senso a tutto allora the leftovers di Damon Lindelof non fa per voi..