lunedì 7 ottobre 2013

Cosa vuol dire diaspora?

Il mio non è un dizionario della lingua italiana, per cui qui non troverete nessuna definizione letterale.
Qui si parla di diaspora mentale, la dispersione dei pensieri, la ricerca di un punto fermo, la ricerca di un dato obiettivo, la perdita di questo e il vagabondaggio.

Detto fin ora molto vagamente a cazzo, quasi sotto una chiave filosofica, ma in realtà è più semplice di tutto ciò. Momenti di contigenza in cui ci sembra di stare qui per stare qui e basta, momenti in cui ci sembra di non vivere, ma di trascorrere. Quest'ultima, una frase non pubblicabile su facebook dove viva la positività e viva la nostra immagine personale! Infatti ecco qui l'ombra del negozio, il vicolo cieco che si nasconde dietro e dove dentro quell'ombra creata dalle grossi pareti esterne, getto tranquillamente il lerciume o il carbone sotto cui magari si nasconde del diamante. Chi può dirlo?

Di una cosa si è certi, la scrittura è terapeutica. E' terapeutica ovviamente se si possiede un minimo di profondità, poiché se la si vive in maniera monodirezionale e bidimensionale si finisce per rimanere sempre nello stesso riquadro.

La scrittura aiuta. A volte però, no.

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