lunedì 19 settembre 2011

La carezza della pioggia

Ebbene si, torno a scrivere. Non scrivevo da un pò, aspettavo qualcosa di emozionante e di serio di cui parlare, così ieri/questa sera fino a poco fa sono uscito, ufficialmente la prima serata auspicante l'autunno. Equipaggiato con: felpa col cappuccio,giacca impermeabile, jeans lunghi e ombrello esco di casa e piove. Godo. Finalmente quel fottutto caldo sembra aver deciso di andarsene, finalmente c'è quel pizzico d'umidità nell'aria che fa tornare tutti quei dolorini sordi sordi che passano col calore del sole estivo, finalmente posso rilassarmi e abbandornarmi al silenzioso suono della pioggia che picchietta attorno a me come carezzandomi.
(mentre leggete quello che scrivo aprite e lasciate in playback il video che metto)
Mi sembra di tornare un infante, sorrido per una delle cose più naturali del mondo, mi metto allegria da solo e sono felice. Leggevo che bisogna amare il mondo e la natura per quello che è, per come è fatto, così guardo per aria verso la luce arancione del lampione, dove le goccioline si fanno più fitte, come un mucchio di frecce scagliate da una nave celeste, giu verso di noi. Vogliono colpirci? Si, nel cuore e nella mente. Abbandonatevi, lasciatevi andare, più poeticamente, naufragate in questo mare di pioggia, perché ogni anno, la vostra prima pioggia sarà sempre uguale alla prima pioggia di quando andavate in giro con mamma e papà e sentivate per primi la gocciolina cadervi sul naso.



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